Gita cerimonieri in Duomo

La gita in Duomo è stata la mia prima gita con i cerimonieri.
Ci sono stati momenti dove abbiamo scherzato ma anche momenti di preghiera e riflessione. Abbiamo trovato anche l’occasione di rinnovare la foto dei cerimonieri fecendoci aiutare da una mamma che si è fermata dopo la Messa delle 11.30.
All’una e quaranta siamo arrivati in Duomo e abbiamo preso il pranzo da asporto.
Ci siamo incamminati tra le affollatissime vie attorno al Duomo andando a visitare alcune chiesette particolarmente belle da vedere tra cui la Chiesa di santa Maria presso san Satiro con una prospettiva fantastica e la Chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore. In questa chiesa su ogni muro è rappresentato un affresco , ciò la rende spettacolare. La Chiesa è molto particolare anche perché è divisa in due “stanze”: nella prima c’era la parte pubblica, nella seconda il coro delle monache che seguivano la Messa dalla grata che ne permetteva l’ascolto.
Una volta visitate le chiese siamo entrati in Duomo e abbiamo assistito alla celebrazione del Vespro, tutto in latino!!
Il Duomo è molto grande con enormi vetrate colorate e colonne molto robuste.
Il presbiterio è semicircolare ed è molto più grande del nostro. La sacrestia capitolare, dove siamo entrati, è molto grande con tantissimi armadi e delle sedie per il vescovo e i sacerdoti e un enorme bancone. Ci sono anche delle videocamere che inquadrano il presbiterio.
In Duomo in pochi possono fare servizio: solo i seminaristi e i membri della comunità san Galdino (una comunità di fedeli laici dedicata al servizio della cattedrale).
In alto, sopra al presbiterio, c’è una lucina rossa dove si trova la reliquia di un chiodo della croce di Gesù, affascinante!!
E’ stata una bellissima gita…vi consiglio di farci un giro qualche volta, ne vale la pena!!

Matilde Gallotta

Auguri di fine anno

Eccoci ad un altro capodanno,
Ormai è da un po’ di anni che scrivo questa lettera di auguri a tutti voi e non vorrei sembrare ripetitivo, ma alcuni ringraziamenti non posso proprio ometterli.
E allora come ogni anno un grazie… un grazie a voi chierichetti per il servizio reso con allegria e con passione, un grazie ai miei colleghi cerimonieri per l’impegno e il tempo che dedicano a questo gruppo, un grazie alle vostre famiglie che vi sostengono, un grazie ai nostri sacerdoti.
Un saluto poi a chi ha deciso dopo anni di servizio di lasciare il gruppo chierichetti: Lorenzo, Andrea, Beatrice, Giulia, Gabriele e al nostro cerimoniere Massimo.
Un benvenuto caloroso a chi invece ha intrapreso questo percorso: Agnese, Matilde, Mariastella, Gaia e Aurora.
Inoltre, abbiamo potuto conoscere diversi bimbi della catechesi che hanno servito con noi le S. Messe delle ore 10 nelle celebrazioni animate dal loro gruppo. Chissà mai che non nasca in loro la volontà di proseguire nel servizio all’altare diventando anch’essi chierichetti.
Nonostante quest’anno sia stato ancora segnato dalla pandemia che ci ha toccato come gruppo molto da vicino con la perdita di P. Guido Verdicchio, che sono sicuro continua a guardarci da lassù, abbiamo anche avuto modo di vivere celebrazioni di festa (festa della famiglia, anniversari di matrimonio, triduo pasquale, Eucaristia di prima comunione, Sante Cresime…) ma tra tutte voglio ricordare in particolare la S. Messa con il mandato al gruppo chierichetti.
Una celebrazione che veniva rinviata da qualche anno oramai e che ci ha permesso di ritrovarci per una volta tutti alla stessa celebrazione a servire insieme all’altare e a dire il nostro “Si” nell’impegno a svolgere questo importante servizio.
Quest’anno ci ha anche permesso di conoscere un po’ meglio i nostri “vicini di casa” ovvero il gruppo chierichetti della vicina parrocchia di S. Apollinare. Dove per cause di forza maggiore nel momento di chiusura per covid abbiamo servito alle celebrazioni vespertine della domenica, ma che abbiamo continuato a conoscere con la partecipazione del loro cerimoniere e di alcuni loro chierichetti alle nostre riunioni e del nostro gruppo alla riunione tenuta presso il loro oratorio. Collaborazione che speriamo possa continuare anche in futuro.
Come sempre non posso esimermi dal presentare qualche numero.
Anche quest’anno, nonostante il periodo di chiusura, il nostro gruppo ha garantito il servizio a 223 celebrazioni per un totale di 922 firme di presenza e senza celebrazioni lasciate scoperte (lo scorso anno erano state rispettivamente 127 celebrazioni, 4 scoperte e 584 presenze).
Infine, come da tradizione l’annuncio del vincitore del premio per il maggior numero di presenze. Quest’anno è Alice con 55 presenze valide; il premio le sarà consegnato come vuole la consuetudine al termine della celebrazione dell’Epifania.
Visto che le immagini a volte parlano più di molte parole voglio allegare una carrellata di foto con i migliori auguri per un buon 2022!!!

Buon 2021!

Milano, 31/12/2020

Carissimi chierichetti, questo 2020 è finalmente finito… Si finalmente … finalmente perché penso sia stato per  tutti noi un anno molto difficile.

Un anno che ricorderemo sicuramente come l’anno della pandemia, l’anno del lockdown, dove siamo stati costretti a rimanere nelle nostre case per paura del contagio, l’anno dove molti di noi hanno avuto parenti o amici che si sono ammalati…un anno che ha sconvolto le vite di tutti noi, un anno dove si fa fatica a trovare qualcosa di positivo da ricordare.

Si fa fatica, è vero, ma in questi miei auguri per un sereno 2021 voglio provare a trovare qualcosa di positivo per cui rendere grazie anche in questo anno difficile.

Ripercorrendo un po’ lo scarno elenco di celebrazioni che ci ha visti impegnati voglio ringraziare il signore per la celebrazione del rinnovo dei voti delle religiose dove alcuni di voi (che soffrivano di insonnia) si sono offerti per animare la Messa delle 8.30 del mattino del 1 febbraio, in cui tutte le suore e le religiose del decanto riunite nelle nostra chiesa hanno rinnovato i loro voti.

Un grazie per questi 17  anni trascorsi con P. Mario che ci ha lasciati per il suo nuovo incarico a Pesaro, e che abbiamo avuto modo di salutare sia prima come gruppo chierichetti sia dopo nella solenne concelebrazione all’aperto; un grazie per l’arrivo di P. Valerio che abbiamo accolto tra noi, un grazie per averci donato P. Federico come nuovo parroco che si è ufficialmente insediato con la solenne cerimonia presieduta da mons. Azzimonti, un ulteriore grazie per la gioiosa celebrazione del 60°di sacerdozio di P. Guido.

E’ stato un anno dove alcuni di noi non se la sono sentita di riprendere il loro servizio all’altare, ma è stato anche un anno in cui nonostante le difficoltà qualcuno ha avuto la voglia, il coraggio e l’entusiasmo di unirsi a questo gruppo per prestare servizio all’altare…e non sono pochi .. un grazie quindi a Sara, Chiara, Elena, Alice, Elena e Giacomo e a tutti voi che avete proseguito nel vostro servizio in questo frangente.

Un ultimo grazie anche ad Adele che ha accettato la sfida di diventare cerimoniere unendosi a quel gruppo di “matti scatenati” che siamo io Simone, Massimo, Diego, Gianfranco; anche a loro un enorme grazie per l’impegno e il tempo che ci mettono. Un grazie a tutti voi e alle vostre famiglie perchè rendete le celebrazioni della nostra parrocchia sempre belle e animate.

Come sempre in questi miei auguri mi piace snocciolare qualche numero, nonostante il lockdown il nostro gruppo ha servito 167 celebrazioni liturgiche, per un totale di 584 firme di presenza e solo 4 celebrazioni lasciate scoperte (lo scorso anno erano state 218 celebrazioni, 12 celebrazioni scoperte per un totale di 964 firme di presenza).

Anche quest’anno approfitto per annunciare il vincitore del premio per il maggior numero di celebrazioni servite che si aggiudica Renzo Prati con 46  firme di presenza. Il premio come tradizione vuole sarà consegnato il giorno dell’epifania.

A tutti i migliori auguri perché il 2021 possa essere un anno migliore, pieno di felicità e gioia.

Buon anno nuovo a tutti.

Matteo Gambarini.

Buon 2020!!!!

Sembra incredibile eppure un altro anno è già trascorso!!

Un anno per dire la verità che non ha visto il nostro gruppo coinvolto in particolari eventi, ma non per questo meno impegnato nel normale servizio alle celebrazioni che nel corso dell’anno si susseguono in parrocchia. In ogni caso mi sembra doveroso ricordare la partecipazione (seppur con piccolissime rappresentanze) ad alcuni eventi decanali come la S. Messa del Corpus Domini (19 Giugno – nella foto a fianco) o quella per S. Teresa di Calcutta (5 settembre); entrambe presso la parrocchia di S. Apollinare con la partecipazione dell’arcivescovo Mario Delpini. 

Guardando un po’ all’interno del nostro gruppo come ogni anno possiamo assistere ad un certo ricambio ed in particolare quest’anno abbiamo salutato Francesca T, Luca B, Noemi C, Veronica M e Matilde P e abbiamo accolto Giulia G, Gabriele G, Renzo P, Edoardo B e Viola P.

Una parola va spesa anche per complimentarsi con i nostri nuovi cerimonieri Anna P e Diego Pche hanno accettato di prendersi cura insieme con i cerimonieri più anziani del nostro gruppo chierichetti e delle celebrazioni liturgiche della parrocchia.

Come ogni anno devo presentarvi qualche numero; per l’anno in corso il nostro gruppo ha servito a 218 celebrazioni per un totale di 965 firme di presenza e con 12 turni lasciati scoperti durante i mesi estivi (come paragone lo scorso anno si era fatto servizio a 221 celebrazioni con 1001 firme e 11 turni scoperti).

Ed ecco infine un momento da molti atteso l’annuncio del vincitore del premio presenze del 2019 che quest’anno si aggiudica con 62 presenze Andrea N seguito dalla vincitrice degli ultimi due anni Anna P (con 55).

Come sempre i migliori auguri per un sereno e felice 2020 a tutti voi e alle vostre famiglie, ai nostri sacerdoti e a tutte le persone che rendono possibile il nostro servizio!!!

Buon anno nuovo!!

Matteo Gambarini

13/5/2017 Meeting Diocesano Chierichetti

Sabato 13 maggio ho partecipato insieme a Lucia al meeting diocesano dei chierichetti in Duomo. Siamo andate con i nostri genitori, Matteo e padre Paolo. È stato bello perché c’erano tanti chierichetti tutti insieme, abbiamo ascoltato alcune testimonianze, pregato insieme e fatto dei canti. Alla fine è arrivato l’arcivescovo che ci ha salutati e incoraggiati a continuare nel nostro sevizio che è molto importante. È stato emozionante. Usciti dal Duomo abbiamo mangiato un bel gelato perché faceva caldissimo.

Valentina C.


«Avete un compito molto prezioso: servire l’Eucaristia all’altare nelle occasioni in cui il popolo di Dio si raccoglie per essere sempre più vicino a Gesù. Per questo vi dico grazie».
Il cardinale Scola entra in un Duomo invaso da moltissimi chierichetti provenienti da tutta la Diocesi che – anche loro con i catechisti, gli educatori, i genitori e i “don” – hanno voluto incontrarsi sotto lo sguardo della Madonna di Fatima. Tra preghiera, testimonianze, canti, ascolto della Parola di Dio, si svolge questo momento tradizionale organizzato dal Mo.Chi. (il Movimento Chierichetti), ma quest’anno diverso e straordinario. «A ottobre, in questo stesso Duomo, con i ministranti avevamo fatto una promessa: il 13 maggio saremmo stati qui e oggi ci siamo», dice monsignor Michele Di Tolve, rettore del Seminario, salutando l’Arcivescovo che, appunto, parla subito dell’impegno dei chierichetti «Che valore ha questo vostro essere presi a servizio? Perché lo svolgete con regolarità e serietà? Perché avete capito che Gesù è il senso e il motivo per cui noi cristiani viviamo».
L’invito è a fare un Segno di croce ogni mattina, appena svegli, «che ricorda il sacrificio glorioso di Cristo che ci salva e l’amore tenero di Dio che è la Trinità».
Dopo il “grazie” e il “compito”, una terza parola, quasi guardando negli occhi i ragazzi, uno a uno: «Servire l’Eucaristia vi mette a contatto con il mistero più grande della nostra vita: Gesù con la sua Risurrezione non ci ha lasciato, resta offerto a noi nell’Eucaristia. Voi contribuite a tale grande mistero offrendo i vostri servizi. Siete così vicini a Gesù che dovete imparare la bellezza e la bontà di questo dono».
Infine, la quarta, e ultima parola, è tutta per la Maria, «davanti a questa effigie – non solo una copia – della Madonna che, a Fatima cento anni fa, tre ragazzi della vostra età hanno potuto accogliere in visione. Due piccolini sono morti presto in serenità perché volevano seguire Gesù come gli aveva indicato Maria. Avere la Madonna come colei che accompagna a Gesù e fa scoprire che tutti siamo fratelli e sorelle in Lui, è un dono grandissimo Ecco perché è molto bello che abbiate rispettato l’impegno ad essere qui per venerare e riconoscere la santità dei due e di Lucia che hanno ascoltato, per noi, ciò che la Vergine ha detto loro. Per questo è importante, prima di addormentarsi, dire un Ave Maria alla Madonna che è come una mamma, perché possa essere sempre un punto vivo di riferimento e protegga la vostra vita e la vostra vocazione specifica se sarete chiamati al matrimonio cristiano o a consacrarvi a Dio nelle varie forme o a seguire la strada del sacerdozio di cui abbiamo tanto bisogno. Come Maria, fate ogni cosa che Lui vi dirà: la Madonna ci insegni a camminare sulla via del bene che ci è stata rivelato in profondità da Gesù stesso».
Il breve cenno di commiato è affidato don Pier Paolo Zannini, responsabile diocesano del Mo.Chi. che dice: «Ciò che mi colpisce e mi commuove maggiormente e che, in ogni occasione, l’ultimo pensiero del nostro Arcivescovo è sempre rivolto a Maria, a indicarci che in questo cammino bello ed esaltante della vita non siamo soli».
Poi, velocemente tutti sul sagrato, dove la “Comunità Cenacolo” per i piccoli ha riservato un’animazione bella e piena di musica, mentre in Cattedrale entrano religiose e religiosi e ancora tanta gente per l’Adorazione eucaristica in favore delle vocazioni.
La speranza e l’auspicio è che nel cuore dei chierichetti rimangano scritte le frasi ascoltate poco prima, sempre in Duomo, da Marco, oggi seminarista di III Teologia e, a 7 anni, a sua volta chierichetto. «Siamo qui per dire la nostra vocazione davanti a Maria che fu felice perché disse il suo “sì”. Davvero la nostra vita potrà essere felice solo con Gesù».
Parole a cui aveva fatto eco il breve intervento proposto da monsignor Di Tolve a commento della pagina evangelica di Giovanni nell’episodio delle Nozze di Cana.
«Come i servi che obbedirono a Maria e, facendo ciò che il Signore ordinò, cedettero in Lui, anche voi siete testimoni di Gesù che trasforma ogni tristezza in gioia. Ragazzi, all’altare di Gesù siamo tutti come questi servi, testimoni dell’amore di Gesù che si offre. Come loro che andarono a dire che l’acqua era stata trasformata in vino, noi dobbiamo raccontare a tutti ciò che Egli ha fatto, ma non solo con la bocca, ma con la vita. Capirete, allora, che è bello dire: “Ecco come Gesù questa è la mia vita: la voglio donare anche io”».

By Chiesa di Milano

S. Messa della commemorazione dell’ingresso del Signore in Gerusalemme

Data di aggiornamento: 26/03/2017


Messale della celebrazione

Compiti dei chierichetti

Canto dei 12 Kyrie

Introduzione della voce guida 201620172018


Cose e luoghi da preparare

  • Sul campo da basket dell’oratorio viene preparato [a livello della metà campo] un tavolo ricoperto da una tovaglia.
  • il percorso della processione con porte aperte e libero da ostacoli
  • Aspersorio
  • radio microfono da esterno
  • libro con il rito
  • turibolo e navicella
  • croce processionale addobbata con rami di ulivo
  • sul presbiterio la sede al centro senza il leggio con il messale
  • piviale colore rosso
  • in sacrestia casula rossa
  • strisce rosse all’ingresso della chiesa

Celebrazione
Il sacerdote, indossato il camice e il piviale, accompagnato dai chierichetti che portano croce, cantari, turibolo, navicella, libro, aspersorio, microfono si reca sul campo da Basket dell’oratorio per la benedizione degli ulivi. Giunti sul campo i cantari vengono posati sul tavolo negli angoli verso l’assemblea che si dispone tra il tavolo e le tribune del campo.
Il sacerdote celebrante introduce la celebrazione con le parole previste dal Messale. Dopo aver pronunciato l’orazione di benedizione asperge i rami di ulivo, quindi infuso l’incenso li incensa. Quindi sempre con le parole del Messale invita i fedeli ad avviarsi in processione.
La processione segue il seguente ordine:
-turibolo e navicella
-croce
-cantari
-fedeli con i rami di ulivo
-coro
-chierichetti
-celebrante
La processione esce dal campo di basket passando davanti ai box si immette quindi sulla strada attraverso il passo carraio dell’oratorio. Percorre la strada fino a giungere al passo carraio del sagrato dove entra, risale la scalinata centrale della chiesa e per la porta centrale vi entra. [si nota che sarebbe meglio chiudere a chiave il cancelletto pedonale del sagrato dal lato su cui passa la processione per impedire ai fedeli di tagliare].
Giunti al limite del presbiterio si svolge il rito dei 12 Kyrie:
giunti sul limitare del presbiterio ai piedi dell’altare i chierichetti con turibolo e navicella si fermano e si rivolgono l’uno verso l’altro. Dietro ad essi i ministranti con la croce e i cantari, saliti sul primo gradino si rivolgono verso i fedeli mentre gli altri chierichetti si dispongono su due file l’una verso l’altra. Il sacerdote presidente chiude la processione stando rivolto verso la croce. Si cantano i 12 Kyrie eleison con l’antifona (Benedetto colui che viene…) seguita dal Gloria. Durante il canto del Gloria al versetto “Gloria al Padre…” tutti fanno inchino alla croce ed alle parole “come era nel principio” tutti fanno inchino al celebrante. Concluso il rito, la croce passando sul primo gradino si porta in sacrestia, mentre i due cantari si portano esternamente ai ministranti con turibolo e navicella.
Gli altri chierichetti si dispongono come di consueto. Il sacerdote celebrante si reca in sacrestia e, tolto il piviale, indossa la Casula. Si sale quindi all’altare e il sacerdote lo incensa. Il coro può nel frattempo eseguire un canto. E’ bene che il chierichetto che ha portato il libro continui sostituendo il leggio alla sede. La celebrazione prosegue normalmente (lodevolmente al Vangelo si può usare l’evangeliario).

In caso di pioggia
In caso di pioggia o di condizioni climatiche particolari che non rendano possibile il rito con la solenne processione. E’ si adatta il rito nel seguente modo:
Il sacerdote indossata la casula si reca in processione in fondo alla chiesa presso il punto dove verrà poi distribuito l’ulivo.
I fedeli invece rimangono al proprio posto.
I chierichetti possono appoggiare i cantari sul tavolo. Il sacerdote utilizza la benedizione come da messale. Benedice e incensa i rami di ulivo.
Mentre il coro esegue un canto si ordina quindi la processione con il seguente ordine: croce, turibolo e navicella, chierichetti, sacerdote.
Giunti al limite del presbiterio si cantano i 12 Kyrie. La celebrazione prosegue poi normalmente.

Sede sede festiva
Altare altare solenne
Ceri Altare sei ceri
Messale oro
Ampolline solenni
Ambone striscia ambonecuscino ambone
Tavolino offerte tavolino doni ovale
voce guida voce guida
Panca lettori panca lettori
Croce professionale croce palme
Strisce rosse alle porte della chiesa strisce esterne
Tavolo in oratorio tavolo domenica delle palme

Festa del Battesimo del Signore (I domenica dopo l’Epifania)

Data di aggiornamento: 08/01/2018

introduzione della voce guida: 2018

Paramenti sacerdoti e altare.
In questa solennità i sacerdoti usano le vesti di colore Bianco. I paramenti dell’altare sono di colore Bianco. I paramenti del fondo del presbiterio sono bianchi.

Vesti dei chierichetti:
I chierichetti utilizzano le vesti di colore rosso.

Suppellettile altare e presbiterio:
Sull’altare vengono poste le sei candele.
La base del messale e le ampolline sono quelli delle normali celebrazioni domenicali.

Rito:
Le celebrazioni seguono lo schema delle normali funzioni domenicali. Non si usa il turibolo. Sentito il parere del sacerdote si può sostituire la professione di fede con il rinnovo delle promesse battesimali. Alcuni sacerdoti potrebbero decidere si sostituire all’atto penitenziale l’aspersione dei fedeli secondo quanto previsto a pag 1204 del messale. L’unica celebrazione che vede un rito particolare è quella delle ore 10.00 in cui si ricordano gli anniversari dei battesimi [vedi il rito degli anniversari dei battesimi]

Sede sede bianca
Leggio sede PARAMENTI - BIANCO - leggio sede
Altare tovaglia altare solenne
Ceri Altare sei ceri
Messale feriale
Ampolline domenicali
Ambone striscia ambonecuscino ambone bianco
Tavolino offerte tavolino bianco solenne
voce guida voce guida
Panca lettori panca lettori
Stendardini stendardini (1) stendardini

Bilancio Annuale 2015

31 Dicembre 2015

Eccoci giunti anche alla fine del 2015 e ai consueti auguri.

Voltandoci un attimo indietro a quest’anno appena trascorso non possiamo non sottolineare come il 2015 è stato sicuramente un anno molto produttivo per il nostro gruppo.

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Ringraziamenti

19 Dicembre 2015

50 di Sacerdozio di P. Francesco

Carissimi cerimonieri,ragazzi/e, genitori:un grazie di cuore per la vostra manifestazione di amicizia e per il segno così significativo che mi avete lasciato nell’occasione del mio 50 anniversario di sacerdozio. Come diceva Alessia, prendendo in mano ogni giorno il libro di preghiera avrò un ricordo per voi. Grazie,grazie. Un grazie anche a quanti ieri sera hanno rallegrato la nostra festa:Tiziana,Antonio,Mariuccia Luca e Katia. Per tutti avrò un ricordo particolare e vi faccio un augurio di Buone Feste e di buona continuazione nel vostro servizio così importante nelle funzioni liturgiche della nostra comunità. Siate sempre presenti e operanti. Grazie per quello che soprattutto Matteo e cerimonieri fanno in questo senso. Un cordiale saluto,genitori compresi e …grazie ancora.

Pf.

Il perché dei turni chierichetti

12 Novembre 2015

Molti si sono chiesti nel corso di questi ultimi anni se fossero veramente necessari i turni chierichetti. Spesso la risposta che hanno ricevuto è stata “si i turni chierichetti sono necessari e non si toccano”. Oggi voglio provare a spiegare perché i turni chierichetti sono così essenziali.

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