Sant’Ambrogio

Sabato 10 settembre 2022 alcuni membri (cerimonieri e chierichetti) hanno garantito il servizio liturgico alla celebrazione della Professione perpetua di due religiose, presieduta dal nostro Arcivescovo presso la basilica di S. Ambrogio. Ecco la testimonianza di uno di loro:


Oggi sabato 10 settembre ci siamo trovati, alle nove di mattina prendendo l’autobus e la metro, siamo arrivati alla Basilica romana di Sant’ Ambrogio dove abbiamo fatto servizio a tutta la chiesa e anche all’ Arcivescovo di Milano.

L’edificio è stato costruito dal 379 al 1088, in piazza Sant’ Ambrogio e il fondatore fu Sant’ Ambrogio che col suo intenso episcopato (374-397) segnò l’intera storia della città milanese e della chiesa ambrosiana.
Dopo esserci messi le vesti abbiamo fatto delle prove con i compiti che ci erano stati assegnati e pochi minuti dopo è iniziata la messa, io avrei dovuto portare uno dei due cantari con cui ho affiancato il lettore che sarebbe poi salito sul pulpito e alcuni doni all’altare.

Poco prima c’era stata la consacrazione di due suore a cui non avevo mai assistito.
Alla fine della messa abbiamo scattato una foto ricordo con l’Arcivescovo che ci ha dato una medaglietta per ringraziarci del lavoro che abbiamo svolto. Dopodiché abbiamo ripreso tutti i mezzi necessari per ritornare a casa.

Questa uscita mi ha interessato e stupito allo stesso tempo perché non ero mai stato in una chiesa di questo genere.

Alessandro B. Tonon

 

Il nostro servizio all’altare bello e festoso

Dalla rivista diocesana Fiaccolina riportiamo la presentazione del nostro gruppo chierichetti e l’intervista ai cerimonieri.
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Siamo il gruppo chierichetti della parrocchia di San Pier Giuliano Eymard di Milano in zona Baggio.
Non siamo un gruppo molto numeroso, siamo 18 chierichetti più i nostri cerimonieri: Matteo, Gianfranco, Diego, Adele e Matilde.
La nostra è una parrocchia piccolina al confine sud-ovest di Milano, ma anche se siamo pochi ci piace cercare di garantire un servizio liturgico bello e festoso a tutte le sante Messe della nostra parrocchia, dalla vigilare del sabato all’ultima della sera di domenica, grazie anche ai turni di servizio che i nostri cerimonieri preparano mensilmente.
Siamo in pochi, è vero, ma sempre pronti ad accogliere chiunque si voglia unire al nostro gruppo dopo un breve percorso di formazione che i cerimonieri tengono personalmente e che si conclude con un piccolo esame e con il diploma da chierichetto.
Insieme a noi c’è il parroco P. Federico Zappella e il nostro assistente spirituale P. Valerio Valeri, che con i cerimonieri organizzano le riunioni in cui mensilmente ci ritroviamo per pregare, imparare cose nuove sulla liturgia e divertirci insieme. Da maggio, dopo la sospensione dovuta alla pandemia, abbiamo ripreso anche i momenti conviviali con la cena insieme chierichetti e genitori. Un altro bel modo per ritrovarci, conoscerci meglio e crescere come amici.

Matilde, Adele siete le new entry del gruppo cosa vi ha spinto a farne parte?
Matilde: Diventare cerimoniera è stata una grande sfida. Sono sempre stata molto timida, ma svolgendo questo ruolo nel gruppo sto provando a mostrare un po’ del mio carattere e a prendere decisioni con più sicurezza. Per me diventare cerimoniera è stata una richiesta di disponibilità, una “chiamata” a cui ho voluto rispondere mettendomi in gioco.
Adele: Quando ho iniziato a frequentare la Messa i miei genitori mi hanno detto che quando si fa parte di una comunità, bisogna essere parte attiva. L’occasione di diventare cerimoniera si è presentata alla fine del 2020. Accettare è stata una decisione difficile perché non credevo di essere in grado di gestire il servizio di una messa, di ricordarmi i compiti, di seguire i chierichetti, però, grazie all’aiuto, alla vicinanza, all’incoraggiamento e alla fiducia degli altri cerimonieri, ce l’ho fatta e sono riuscita ad essere parte attiva della mia comunità.

Matteo, Gianfranco, Diego  voi invece siete cerimonieri di lunga data: cosa vi spinge a continuare il servizio?
Matteo. Sono cerimoniere dal 2004. In questi anni ho visto cambiare diversi sacerdoti ognuno con una sua visione sulla liturgia; quello che veramente mi spinge a continuare sono i chierichetti e i giovani cerimonieri per cercare di trasmette ciò che ho imparato. Mi piace  vedere la gioia, la passione, l’impegno che ci mettono, la voglia di imparare cose nuove per fare il servizio al meglio.
Gianfranco: L’esame cerimonieri che ho svolto quando frequentavo la prima superiore mi ha aperto al mondo del servizio. È un bell’incarico occuparsi della liturgia ed essere punto di riferimento per i più piccoli, facendoli crescere anche nel contesto di comunità cristiana. Grazie al mio compito ho potuto interagire con tante parrocchie diverse, conoscendo cerimonieri in gamba che sono diventati punti di riferimento per migliorare dove possibile e proporre cose nuove. Molto importante è pure il servizio all’altare che svolgo aurante le celebrazioni nel Duomo,  grazie alla “san Galdino”, comunità di ragazzi a partire dai 16 anni e adulti.
Diego: Nei miei sei anni di servizio, prima da chierichetto poi da cerimoniere, ho imparato molto, ma quello che sicuramente mi ha colpito da subito è stata l’organizzazione, ovvero come ogni particolare del servizio sia studiato a tavolino, nei tempi e negli spazi e, a volte, necessiti anche di una prova precedente alla celebrazione. Da cerimoniere poi la cosa si complica, perché non devi più rispettare quei tempi e quegli spazi ma darli.

Fiaccolina – Rubrica Eccoci Qui – Anno LXXVII n 8/9 Agosto/Settembre 2022

25 Aprile a Venegono

Lunedì 25 aprile noi chierichetti e i cerimonieri siamo andati al seminario di Venegono: cioè dove alcuni ragazzi capiscono che la loro vita appartiene a Gesù perciò frequentano una specie di scuola (il seminario) che dura 6 anni.
Ci siamo riuniti fuori dalla chiesa.
Poco dopo siamo partiti: io sono andata con il papà di Renzo, Renzo, Stella, Sara. Abbiamo viaggiato per circa 1ora. Quando siamo arrivati ci hanno accolto due ragazzi, ci hanno fatto visitare il seminario e anche fatto fare due giochi.
Poi siamo andati a mangiare. Abbiamo mangiato pasta al sugo e nuggets di pollo con le patatine.
Siamo andati a giocare in un campo da calcio.
Alcuni hanno giocato anche a pallavolo e abbiamo fatto la foto.
È stata una giornata molto divertente.
Mi è piaciuto passare più tempo con gli altri chierichetti.
Visitare la chiesa con le cappelle è stato molto interessante!!

Agnese Cova


Il 25 Aprile 2022 il gruppo chierichetti della Parrocchia San Pier Giuliano, accompagnato da Padre Valerio si è recato al seminario di Venegono. All’ingresso due seminaristi ci fecero da guida; e spiegarono il perché le persone vanno al seminario. Una delle cose più belle del seminario secondo me fu un piccolo museo in cui erano presenti animali fossili di tanti tipi.
Poi andammo in alcune chiese dove spiegarono le caratteristiche dell’architettura. Nel pomeriggio abbiamo mangiato e dopo ci siamo recati in un campetto vicino al seminario giocando tutti insieme.
Al termine di questa sosta ce ne siamo andati.
Mi è piaciuto molto fare questa esperienza spero di ritornarci.

Mariastella Russo

Gita del gruppo a Venegono

Lunedì 25 Aprile ci sarà la gita del gruppo chierichetti al Seminario di Venegono. Ci troveremo alle 9 davanti all’oratorio e insieme in macchina ci recheremo presso il Seminario di Venegono dove potremo visitarlo accompagnati da un Seminarista.

Mangeremo presso il refettorio del Seminario (ricordatevi i 10€ e il green pass)…

Nel pomeriggio faremo ritorno insieme in parrocchia.

Buon 2019!!

31 Dicembre 2018

Buon 2019!!

Incredibile ma vero, un altro anno è già passato… un anno sicuramente molto intenso per il nostro gruppo chierichetti.

Un anno che ci ha visti impegnati nelle molte attività parrocchiali, che anche sul fronte liturgico, non si sono fatte mancare. Ricordo in particolare in Aprile la festa per il 50° di Sacerdozio di P. Paolo Signori che ci ha visti partecipi nella solenne concelebrazione e poi il 30 Maggio la concelebrazione Decanale del “Corpus Domini” dove il nostro gruppo ha saputo assicurare il servizio liturgico nonostante si trattasse di una celebrazione infrasettimanale e in orario serale.

Infine anche quest’anno abbiamo avuto un avvicendamento tra i nostri sacerdoti; in settembre abbiamo salutato P. Paolo e abbiamo accolto P. Federico Zappella che abbiamo festeggiato con una solenne concelebrazione in Ottobre.

Come dicevo un anno impegnativo come mostrano anche i numeri del registro presenze: 1001 firme di presenza, 221 celebrazioni servite e solamente 11 turni lasciati scoperti. Numeri che, se è pur vero che sono in leggero calo rispetto allo scorso anno (nel 2017 avevamo avuto 1129 firme di presenza su 231 turni coperti e solo 6 celebrazioni lasciate scoperte), sono ottenuti a fronte di un notevole rinnovamento del gruppo. In quest’anno abbiamo infatti salutato parecchi chierichetti che dopo anni di servizio hanno deciso di proseguire il loro impegno in parrocchia su altri fronti. Un saluto e un doveroso ringraziamento va dunque a Davide B, Sara M, Veronica S, Valentina C, Sara C, Manlio D e Ettore M a cui si uniscono anche due cerimonieri Alessia P e Elisabetta D. Un “esodo” veramente numeroso, ma ben compensato da un piccolo esercito di giovani chierichetti che negli ultimi mesi si sono fatti avanti per offrire il loro tempo e il loro impegno al servizio all’altare e a cui vogliamo fare il nostro “in bocca al lupo” per il servizio che si apprestano a offrire. Abbiamo quindi potuto accogliere: Andrea N, Sara C, Giorgia S, Beatrice B e Arianna B; ma già altri candidati si sono fatti avanti per intraprendere al rientro delle ferie il cammino di formazione. Sempre nel 2018 abbiamo accolto anche un nuovo cerimoniere Gianfranco R che, proveniente da un’altra parrocchia, si è unito al nostro gruppo.

Tornando per un secondo ai numeri non posso non sottolineare un trend senza dubbio positivo, infatti è calato da 12 a 9 il numero delle persone che non si sono presentate a un turno assegnato senza avvisare per tempo e che speriamo continui a scendere.

Come è poi tradizione (ed è ciò che soprattutto i più piccoli attendono di solito di spere da questi auguri) annuncio il vincitore del premio presenze del 2018 che si aggiudica per il secondo anno consecutivo Anna P con 67 tra celebrazioni e riunioni a cui è stata presente. Come vuol la consuetudine la tradizionale calza di dolci le verrà consegnata il giorno dell’epifania e per gennaio potrà scegliere liberamente i turni a cui partecipare.

Infine, ma non meno importante, un doveroso grazie a tuti voi, chierichetti, genitori, cerimonieri e sacerdoti che rendete possibile tuto ciò.

Buon 2019 a tutti!!!!

Matteo Gambarini

Buon 2018!!

30 Dicembre 2017

Eccoci giunti come di consueto agli auguri in occasione dell’inizio del nuovo anno.
Come ormai da tradizione in questo momento diamo un occhio all’anno appena trascorso per fare il bilancio di quanto fatto e volgiamo lo sguardo a ciò che ci attende.
Abbiamo iniziato il nuovo anno con l’importante festa degli anniversari di sacerdozio celebrata nella solenne concelebrazione del 26 Febbraio con la presenza tra noi di P. Giancarlo, P. Gianni, P. Alvise e P. Battista.
Il 25 Marzo, pur se non coinvolti direttamente come gruppo chierichetti, abbiamo potuto vivere la gioia della visita del S. Padre a Milano culminata con la S. messa al parco di Monza. Sempre a livello Diocesano un’altra importante data è stata quella del centenario delle apparizioni di Fatima che abbiamo celebrato tuti insieme con il meeting diocesano chierichetti in Duomo (anche se la presenza del nostro gruppo è stata un po’ ridotta ai minimi termini)..
Durante l’estate è stato il momento di un altro rituale appuntamento diocesano, quello delle tre giorni chierichetti/e dove per la nostra parrocchia hanno partecipato Sara e Noemi. Infine a ottobre abbiamo conosciuto P. Adriano che è giunto tra noi.
Nel 2017 abbiamo potuto accogliere tra noi alcuni nuovi chierichetti: Lucia Poggi (a febbraio), Alessandro Rebellato (a Giugno), Adele Giorgia Liso (a settembre) e Manlio D’Argenio (a Dicembre) senza contare Alessandro e Ettore che stanno ultimando i tre incontri di formazione. In ultimo ricordiamo Simone Bonaventura che dopo anni di servizio come chierichetto ha deciso di impegnarsi ancora di più iniziando il cammino per diventare cerimoniere.
Rivolgendo lo sguardo al 2018 ci aspetta un altro importante festeggiamento…quello per i 50° di sacerdozio di P. Paolo (la data esatta era 7 dicembre ma il festeggiamento ufficiale è stato posticipato) e chi sa quali altri impegni il nuovo anno ci riserverà.
Come sempre un grazie doveroso a tutti voi che vi impegnate nel servizio, un grazie alle vostre famiglie che vi permettono di mantenere fede all’impegno preso, un grazie ad Alessia, Massimo, Elisabetta e Simone che dedicano del tempo a questo gruppo e alla buona riuscita delle varie celebrazioni e un grazie ai nostri sacerdoti che ci sostengono; a tutti gli auguri per un sereno e felice 2018!!!

Matteo Gambarini.

 

P.S. come ogni anno è d’obbligo snocciolare qualche piccolo numero. Senza contare le celebrazioni di questa ultima domenica del 2017 che ci apprestiamo a celebrare abbiamo fatto servizio a 231 celebrazioni per un totale di 1117 firme di presenza con solo 6 celebrazioni lasciate scoperte nei mesi di luglio e agosto. Confrontando con i dati del 2016 un bel salto di qualità (226 celebrazioni, 917 firme di presenza e 9 celebrazioni lasciate scoperte). Come ogni anno è quindi doveroso annunciare il vincitore del premio per il maggior numero di presenze. Premio che lo scorso anno si era aggiudicata Sara Manelli e che quest’anno con ben 65 firme si aggiudica Anna Panico (la quale oltre a ricevere la tradizionale calza di dolci è perciò invitata a comunicarmi per gennaio i turni che preferisce).

Festa per i 50° di sacerdozio.

“LA NOSTRA COMUNITÀ “SAN PIER GIULIANO EYMARD” IN FESTA”.

E’ il titolo della locandina affissa all’ingresso della chiesa già alla vigilia di domenica 26 febbraio. Di che festa si tratta ce lo dice la locandina stessa. A fianco di un bel simbolo eucaristico (un canestro di cinque pani e due grossi pesci) una scritta verticale: 50° di sacerdozio, e sotto un elenco di cinque nomi: p. Giancarlo Guzzetti, p. Gianni Giassi, p. Battista Ravizza, p. Alvise Marchesini, p. Vittorio Baggi. Tutti ordinati nello stesso giorno, mese ed anno, 3 dicembre 1966, ma nessuno di essi fa parte attualmente della nostra comunità di san Pier Giuliano.

Come mai allora una festa, voluta e programmata da qualche mese dal parroco, p. Mario, dalla comunità religiosa e da tutto il Consiglio pastorale parrocchiale? E’ subito detto. Il primo dell’elenco, p. Giancarlo, è stato il parroco alle origini di questa parrocchia. Ne ha seguito i primi passi con i suoi momenti felici e insieme faticosi : dalla chiesa-baracca a tutto l’iter percorso per arrivare alla chiesa attuale, consacrata dal card. Carlo M. Martini il 1° ottobre 1989.

Il secondo, p. Gianni Giassi, anch’esso è stato membro della comunità religiosa e parrocchiale in tempi più recenti, ricoprendo l’ufficio di superiore ed economo della comunità religiosa e di vicario parrocchiale.

A questi primi due, festeggiati principali, sono stati associati anche gli altri confratelli della stessa cordata, che hanno accettato volentieri di essere presenti alla Festa. A p. Vittorio non è stato possibile perché ancora in Brasile. E’ stato rivolto l’invito, come in analoghe feste del passato, anche a quelli che, in tempi diversi, hanno fatto parte della comunità. Di essi però ha potuto rispondere solo p. Gianfranco Zurlo, successore di p. Giancarlo nella guida della parrocchia e qui pure festeggiato lo scorso anno per i suoi 60 anni di sacerdozio.

La celebrazione dell’Eucaristia ha visto una buona partecipazione di fedeli. Al p. Giancarlo è stata affidata la presidenza. Attorno a lui i compagni di ordinazione e tutti gli altri confratelli, per un totale di 9 sacerdoti.

All’omelia p. Giancarlo, dopo aver ricordato i tempi che furono, ha espresso – a tratti con accenti di commozione, coperti dagli applausi – la sua intima gioia di poter celebrare il giubileo sacerdotale nella chiesa che gli è rimasta nel cuore e sempre gli rimarrà. Ha anche espresso l’auspicio che spuntino nuovi germogli vocazionali per continuare la missione affidata a lui e ai confratelli cinquant’anni fa. Infine, facendo riferimento alla parabola evangelica del Figlio prodigo e del Padre misericordioso, proclamata poco prima secondo la liturgia ambrosiana, ha concluso affidandosi alla misericordia del Padre che ci accoglie e ci ama sempre.

La parola, poi, è passata a p. Gianni, il quale agganciandosi al Vangelo ascoltato, ha messo in risalto lo stupendo atteggiamento del Padre che offre l’abbraccio a tutti i suoi figli. E oggi, voi – ha proseguito – ci date questo abbraccio. Ha espresso poi un vivo ringraziamento al Signore per avere chiamato lui e i suoi confratelli a una triplice vocazione: ad essere cristiani come voi, religiosi sacramentini per una proposta di vita evangelica, sacerdoti per il servizio al popolo di Dio. Ha ricordato anche i quattro anni passati nella comunità di san Pier Giuliano, nella quale ha sentito l’abbraccio della misericordia di Dio e di tutta la comunità parrocchiale.

A chi ha guidato la preghiera dei fedeli non è sfuggita la significativa presenza attorno all’altare di tutti e tre i parroci che hanno fatto fin ad oggi la storia della parrocchia di san Pier Giuliano: p. Giancarlo, p. Gianfranco e p. Mario, guida attuale della comunità di san Pier Giuliano.

Quest’ultimo, poi, al termine della celebrazione, riferendosi alla esigenza espressa di nuove vocazioni, ha rilevato l’importanza di tenere viva la necessità della preghiera per le vocazioni; una necessità, ha tenuto a precisare, che non viene dimenticata nella nostra comunità. Ha quindi invitato p. Luigi, il più anziano dei concelebranti (96 anni), presente anche lui agli inizi della parrocchia, a dire una parola conclusiva alla comunità.

Alla riuscita dell’ intera celebrazione ha contribuito l’impeccabile servizio liturgico del coro e dei ministranti, ben guidati dai cerimonieri Alessia ed Elisabetta, assente Il primo cerimoniere e direttore dei chierichetti, Matteo Gambarini, impegnato in qualità di medico all’ospedale “san Matteo di Pavia”, il quale tuttavia non si era risparmiato nei giorni precedenti nella preparazione minuziosa delle persone e delle cose.

Al termine della celebrazione è stato consegnato a p. Giancarlo e al p. Gianni un significativo dono: un tablet su cui potranno, tra l’altro, seguire comodamente la preghiera liturgica delle Ore.

Sciolta l’assemblea molti hanno voluto salutare personalmente p. Gianni e in particolare p. Giancarlo col quale hanno condiviso gioie e fatiche delle origini.

E’ seguito in oratorio il pranzo comunitario, ben preparato dai nostri cuochi volontari, a cui hanno aderito un centinaio di persone. Tutto si è svolto in gioiosa fraternità. Non sono mancate due belle e squisite torte giganti, attorno alle quali sono stati chiamati tutti e quattro i festeggiati per il tradizionale taglio. Ci ha onorato della sua presenza anche il decano, don Paolo Citran, parroco di san’Apollinare, che resta ancora la parrocchia più grande, benchè proprio da essa sia nata la parrocchia di san Pier Giuliano.

Concludendo, si può dire che ancora una volta la nostra parrocchia ha confermato la sua tradizione di comunità ospitale nelle piccole e nelle grandi occasioni. Una giornata, dunque, quella del 26 febbraio, pur grigia dal lato meteorologico, certamente luminosa per coloro che hanno partecipato alla nostra Festa.

P. Guido Verdiccchio

Buon 2017!

Milano, 1 Gennaio 2017

Eccoci giunti alla fine di quest’anno e come tradizione ecco gli auguri a tutti voi per un felice 2017!
Quello che ci lasciamo alle spalle è un anno ricco di impegni e di eventi che ci hanno visto coinvolti sia come fedeli che come gruppo chierichetti.
Innanzitutto il 2016 sarà ricordato come l’anno della Misericordia. Il Giubileo, indetto da papa Francesco, che ci ha toccato anche come gruppo chierichetti con il Meeting Diocesano tenutosi in Duomo il 15 Ottobre (anche se, a ben guardare, la nostra adesione è stata un po’ ridotta ai minimi termini).
Per quanto riguarda la vita in parrocchia l’anno trascorso sarà sicuramente ricordato per i numerosi avvicendamenti che si sono susseguiti negli ultimi mesi.
Vogliamo ancora una volta ringraziare P. Francesco che dopo due anni scarsi nei quali ha, tra l’altro, seguito i momenti di formazione spirituale del nostro gruppo, ci ha lasciati per il suo nuovo incarico a Malmantile. Al suo posto abbiamo potuto conoscere anche se per poche settimane P. Enrico che dopo aver tenuto la prima riunione dell’anno è stato poi chiamato anche lui ad altro incarico e infine P. Paolo al quale vanno i nostri auguri perché possa ambientarsi e guidare il gruppo nella suo cammino spirituale. A tutti loro i migliori auguri per un felice 2017!
Infine negli ultimi mesi il gruppo si è allargato con l’arrivo di ben 5 nuovi chierichetti a Sara C, Anna P, Veronica M, Samuele D, Valentina C il nostro benvenuto!
Un doveroso grazie anche quest’anno a tutti i vostri genitori, ai nostri sacerdoti, ad Alessia, Massimo ed Elisabetta e a tutte le persone che aiutano in sacrestia ed in particolare alla Sig.ra Maria e alla Sig.ra Fratepietro che si occupano di tenere in ordine le vesti e i paramenti, ma soprattutto un grazie a voi che vi impegnate ogni domenica in questo servizio all’altare e alla nostra comunità. A tutti i migliori auguri per un sereno e felice 2017!

P.S. Approfitto anche quest’anno per snocciolare qualche numero: nel 2016 il gruppo ha servito a 226 celebrazioni liturgiche, con ben 917 presenze e solo 9 turni scoperti (lo scorso anno erano 231 celebrazioni, 940 presenze, e 9 turni scoperti). Infine due riconoscimenti a Davide B e Alessia P, che hanno superato rispettivamente le 250 e le 500 firme di servizio da quando fanno i chierichetti.
Come da tradizione il premio di fine anno al chierichetto con il maggior numero di presenze (nell’anno trascorso) verrà consegnato all’epifania a Sara M che quest’anno ha totalizzato ben 61 presenze tra celebrazioni, riunioni e battesimi…!

Buon Anno a tutti!
Matteo G

Consegna delle bibbie ai ragazzi di 1 media

Data di aggiornamento: 12/11/2017


Rito: 2016   — 2017


Paramenti sacerdoti e altare.
Durante questo rito il Sacerdote indossa i paramenti del tempo. I paramenti dell’altare e del presbiterio sono quelli propri del tempo liturgico.

Vesti dei chierichetti:
I chierichetti utilizzano le vesti di bianche.

Suppellettile altare e presbiterio:
Sull’altare vengono poste solo le tre candele. Le ampolline e la base del messale sono quelli domenicali.

Rito:
Vengono riservate delle panche per i bambini di 1 media. Dopo l’omelia le catechiste dispongono i ragazzi sui gradini del presbiterio rivolti verso l’assemblea. Il sacerdote con il radio-microfono e il foglietto della celebrazione introduce il rito. Terminata la preghiera il sacerdote asperge i ragazzi. Quindi ogni catechista consegna le bibbie ai suoi ragazzi. Chi riceve la bibbia si reca al posto.

E’ possibile che il parroco inviti i ragazzi a salire sul presbiterio per pregare insieme la preghiera del padre nostro.

Occorrente:

  • Rituale
  • Radio microfono
  • cesti – carrello con le Bibbie
  • Panche riservate con la scritta ragazzi
  • Aspersorio

Anniversari di Matrimonio

Data di aggiornamento:15/10/2017


Libretto:  2014 — 2016 2017 
Indicazioni voce guida 2013 — 2014


Paramenti sacerdoti e altare.

In questa solennità i sacerdoti usano le vesti del colore del tempo. I paramenti dell’altare e del presbiterio sono del colore del tempo.

Vesti dei chierichetti:
I chierichetti utilizzano le vesti di colore rosso con la cotta.

Suppellettile altare e presbiterio:
Sull’altare vengono poste le quattro candele.
La base del messale e le ampolline sono quelli delle normali celebrazioni domenicali.

—Cose e luoghi da preparare

In Sacrestia:

  • Cantari
  • Turibolo e navicella
  • Paramenti per sacerdote
  • Chierichetti con le vesti rosse

Davanti alla Sacrestia:

  • Cestino con i regali
  • calice
  • messale alla pagina corretta
  • il canone “Canadese”
  • campanella
  • l’aspersorio
  • radio microfono + copia del rito per il celebrante

Alla Sede:

  • Foglio della S. Messa
  • Messale alla pagina corretta
  • Foglio con il rito per gli anniversari

Altare:

  • Togliere i fiori presenti sull’altare
  • Dovrebbero essere già presenti i quattro ceri.

Ambone

  • Il lezionario alla pagina corretta

Chiesa:

  • I banchi addobbati con il drappo rosso e il segna posto con gli anni di anniversario

Tavolino dei doni:

  • Pisside
  • Ampolline
  • Vaso coi fiori
  • Vassoio con il cuscinetto delle fedi

Ulteriori indicazioni:

  • Le letture sono lette da incaricati dei gruppi famiglia
  • La voce guida è svolta da una incaricata del gruppo famiglie
  • Avvisare il coro di aspettare per i canti all’offertorio (vengono presentati i doni) e al canto finale (vengono chiamati i 25-50 e 60esimi)
  • Assicurarsi che vengano incaricate delle famiglie di portare i doni all’offertorio.
  • Davanti all’altare possono essere lasciati fin dall’inizio i cestini con i fiori che verranno regalati alle coppie.

—Rito.
Si usa il turibolo.
All’inizio della celebrazione al posto della normale introduzione la voce guida spiega il rito che si svolge durante la celebrazione. L’atto penitenziale (proprio del rito) viene letto da una coppia dal microfono della voce guida.  La celebrazione prosegue normalmente fino al termine dell’omelia.
Dopo l’omelia, la voce guida invita le  coppie festeggiate a salire sul presbiterio. Esse escono dal posto e si disporranno sui gradini del presbiterio davanti all’altare e rivolti verso i fedeli. Il sacerdote con il radio-microfono e il foglietto del rito si dispone di fronte a loro. Il Sacerdote invita le coppie a rinnovare le promesse nuziali (facendo pronunciare prima tutti i mariti e poi a tutte le mogli il proprio nome). Quindi le coppie insieme leggono la preghiera presente sul foglietto. Il sacerdote benedice e asperge le coppie. Le coppie tornano quindi al posto.
Si prosegue con la preghiera dei fedeli (con le intenzioni presenti sul foglietto del rito che vengono lette da delle coppie).
Al momento dell’offertorio la voce guida spiega il significato dei doni che vengono portati all’altare da alcune coppie incaricate. Terminata la spiegazione il coro esegue il canto all’offertorio mentre si incensano i doni.
Oltre alla pisside e alle ampolline vengono portati all’altare dei fiori (da appoggiare sull’angolo sinistro -gurdandolo- dell’altare) e un vassoio con le fedi nuziali (da appoggiare vicino ai ceri sull’angolo opposto dell’altare).
E’ possibile che il sacerdote inviti le coppie (o quelle di esse che festeggiano il 25° e il 50°) a salire sul presbiterio per la preghiera del Padre Nostro.
Dopo la comunione le coppie dal posto leggono una preghiera.
Dati gli avvisi e la benedizione il sacerdote scende davanti all’altare accompagnato da un cerimoniere con il radio microfono e dagli incaricati del gruppo famiglia che porteranno i regali da distribuire alle coppie (se le coppie che ricevono la targa -quelle che festeggiano i 25, i 50 e i 60 anni di matrimonio – sono poche si può chiamarle personalmente altrimenti queste coppie vengono chiamate per nome con il radiomicrofono).